...e

sono brividi sotto la pelle
quelli che sento correre e mi fanno fremere
...
e sono tuffi fugaci nei ricordi
che la mia mente non riesce ad afferrare
...
affannata
ma con la voglia di credere di non essere mai spezzata
...
e sono urla silenziose
quelle che mi tengono sveglia la notte
...
e sono spilli acuminati
che mi fanno sanguinare il cuore
...
e sei tu
ti riconosco
ancora dentro me
...
e sono lacrime
quelle che rotolano pesanti e lente
sul mio viso esangue
...
ed è dolore
quello che mi congela
in pochi istanti
...
ed è la passione il fuoco che mi tormenta
...
e il temporale che m'infuria dentro
...
e sono quasi belle e lucenti
le cicatrici
che mi marchiano la pelle
...
ed è paura
quella che mi impedisce di spiccare il volo
dopo che mi hanno spezzato le ali
...
ed è il mare di eccitazione pura
il suono che mi romba nel cervello
...
l'amore che mi pompa fragorosamente comunicando fra vene e arterie
...
ed è la morte
che mi spaventa un pò
...
e la frenesia
che a volte mi prende e mi sconquassa
...
e la tristezza
che mi soffoca il petto
...
ed è il vuoto
che ogni tanto mi dilaga dentro
...
e il caos
che regna nel mio cervello
...
e la pazzia
che mi prende per mano
...
ed è la fiducia
quella che continuo a perdere per strada
...
sono attimi perduti nel tempo
quelli che mi fanno piangere
...
e sono i confini
quelli che voglio sempre scavalcare
...
i limiti
quelli che voglio superare
per affannarmi verso l'orizzonte
...
il vento
quello che mi spinge avanti quando mi ritrovo in ginocchio
...
la voglia
che và e viene
...
i sogni
le illusioni
dove viviamo quello che non siamo
...
e poi
...
è almeno una spada
quella di damocle che rischia di cadere
...
è amarezza
quella che a volte scansa la felicità da un sorriso
...
e ancora
...
il dolore
che torna, canta come una sirena, mi avvinghia tra le sue spire come un serpente velenoso, mi tormenta, mi annienta, mi annichilisce...
che mentre mi uccide, riesce a consolarmi...
perchè nemmeno il dolore è così crudele come l'amore
...
e sei tu
colui che mi scalfisce piano, ma con vigore
con lentezza, ma ferocia
sorridendo, con noncuranza
prendendo, senza dare
succhiando, per poi sputare
con precisione, fino in fondo
per gioco, anche sapendo le regole
per noia, ma crudelmente
che fa un mucchietto con i miei pezzi, per poi pestarli
che guarderà la mia fine, implacabile
senza pietà lascerà i miei resti
...
e sì, sei ancora tu
colui che mi fa vivere ma per cui morirei
nonostante affondi sempre di più la lama
...
tu
per cui respiro
che mi sopprimi...

Allucinata, alle 21e09.