E adesso

sono cazzi vostri.

domenica 27 settembre 2009

Sto per impazzire

Troppa rabbia dentro, troppa bile che bolle, si surriscalda e sta per fuoriuscirmi dalle labbra.
Chiudo alla rinfusa e senza nessuna logica capitoli inutili e importanti della mia vita.
Mi sento come chiusa dentro quattro mura, con il viso appiccicato all'unica finestra polverosa.
Mi sento calda, pronta a esplodere, vogliosa di litigi, di catastrofe imminente, di ridere delle disgrazie altrui, di frantumare qualcosa.
Mi fuma il cervello, mi sento in gabbia, spilli invisibili mi tormentano i circuiti mentali.
C'è qualcosa che fa male, ma non trovo dove, e non so il perchè. Anzi lo so,ma non voglio vederlo, né ammetterlo.
Troppa furia, troppo caos, troppe emozioni.
Immagini che scorrono veloci, si bloccano in frame da dimenticare.
E dalla finestra vedo vite diverse e indifferenti, che non vedono la sofferenza, che ignorano il dolore, che non sentono l'agonia.
Solo curiosità per urla silenziose, quelle che ti scuotono dentro e qualche volta sembra che ti incrinino le ossa.
Il rimbombo offuscato del cuore. Così perfetto il suo ritmo, senza alterazioni, anche lui nella sua prigione.
Troppa confusione.

Troppo rumore.
Sempre troppo, e sempre il Tutto.
A volte mi chiedo se il Nulla mi darà pace...

Furiosa, alle 18e23.

4 commenti:

  1. "(...)di catastrofe imminente, di ridere delle disgrazie altrui(...)" cazzo è così quando senti l'aria elettrica e che qualcosa sta andando storto da troppo, di solito (almeno per me) è così quando sto per esplodere..ma l'esplosione non fa rumore, è muta,mi stanco di aspettare e cambio io, di forza,radicalmente qualcosa, senza tragedia e scalpore..
    ..ma anche no.

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  2. se puoi, se vuoi, apri gli occhi e torna a volare..

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  3. Si quando il caos è dentro di noi e lo teniamo chiuso nelle nostre mura,tutto fuori sembra indifferente,insensibile,ma se guradi bene,ognuno cammina col suo là nella strada e solca quell'asfalto di cui tu vedi il tuo riflesso,se apri gli occhi vedrai il loro,non è consolante,ma umano ed è già qualcosa.

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