E adesso

sono cazzi vostri.

lunedì 14 dicembre 2009

E a volte la poesia


è togliere il guinzaglio alla follia.
E l'anima respira mentre la pioggia lava il sangue nero di quella nuova crepa
e la voglia di quel bacio così lento e infinito con la paura infernale di rompere quel cristallo di velluto
e la vera essenza che t'inonda affogando alcune parti distorte del tuo spirito inquieto
e la realtà che si scioglie lasciando gli angoli bui ancora più scuri e in attesa che tu ci cada dentro
e l'eco del silenzio, così assoluto, così totale da fare in modo che il pianto diventi un urlo d'agonia senza fine.


Solo l'inizio, alle 1e06.

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