E adesso

sono cazzi vostri.

domenica 30 agosto 2009

Disfatta


Sentire
il proprio corpo che ha fame, districarsi dal languore, la pelle che quasi urla dalla voglia di essere arrossata, le anche che sole trovano il ritmo, il sangue che veloce corre al centro delle cosce, l'universo che immobile aspetta di esplodere, la schiena che regola l'arco del piacere, le mani ad artiglio che affondano ovunque, gambe che danzano e piedi in tensione, denti che tormentano le labbra, occhi proiettati verso l'infinito...
e un attimo
...tutto bloccato in attesa della scena finale di un film caldo...prolungando l'attesa dell'onda che investe lo scoglio...sentirsi bruciare...quasi soffrendo dalla voglia di deflagrazione...
e l'attimo dopo
...il botto, lo scoppio del cuore, di nuovo la circolazione potente nelle vene, il grido di esultanza e disperazione, la caduta dal precipizio senza fine...
e poi
...il tempo che riprende il suo lento passaggio, la vita persa nel sogno che si rigenera nella realtà...gli occhi ancora annebbiati dalla passione, il corpo che stanco si rilassa... 
e rimango così...nel letto disfatta...

Sgrillettata, alle 13e37.

Il ricordo


di bocche che si cercano e duellano,
di dita che frugano a fondo,
di
labbra che succhiano il mio clito,
di
lingua che colpisce, schiaccia, accarezza, separa, entra...
di cazzo che affonda, riempie, si ritrae, spinge,
di mani che si aggrappano ai capelli e mi stringono il collo,
di respiri che si confondono,
di sudore,
di corpi disfatti,
di spinte frenetiche e potenti,
di battiti affrettati,
della mia bocca che succhia,
di guance che si incavano,
di lingua che guizza e tormenta,
di
gola che inghiotte...
di
troppi orgasmi, troppi tremori...
dell'
oblio...

15... L., 15.
10...+.


Nostalgica, alle 6e57.
 

E sono io


quella che si struscia...si sfrega...  
sempre...ovunque
...vivendo in uno stato di eccitazione perenne...

Calda, alle 4e11.

martedì 25 agosto 2009

Sarebbe così



facile stanotte annegare tra le lacrime...

così semplice riuscire a farle rotolare...
trp bello poterti dimenticare...

così difficile averti ancora dentro...
piantato in profondità...



LE LACRIME SANNO DI SALE...
NEANCHE IL MARE
SCOMMETTO
SA COSI' DI SALE...


Disperata, alle 4e37.