stravagante, con vene a rischio di occlusione, perennemente nervosa, con le movenze di un derviscio, dal sangue freddo che scotta, con il sorriso da bambina, rapace notturno, dalla pelle piccante e dal sapore dolce...
e sto mangiando troppo, voglio far sparire, assimilare...ma il risultato è che vomito...tra lacrime e conati...una sorta di bulimia...
e cazzo, il senso di malessere non se ne và mai, le catene mi tengono al muro...e sto male...sto sempre male...le labbra così tirate che mi trasformano in una maschera grottesca...una bella maschera triste...
e sono così affamata di emozioni, che mastischerei all'infinito, per paura di inghiottire...
e la mia mente, la mia gabbia
Problematica, alle 20e46.
Emily Dickinson
RispondiEliminaSe dovesse esser l’ultimo
quanto infinito sarebbe
quello che non degnammo d’attenzione –
ed era il nostro estremo appuntamento.
Bisognerà pur inghittire per assimilarlo ...
ciao
Molto intrigante questo blog....fai un salto qui se ti va..www.formaedessenza.blogspot.com Ciao
RispondiEliminaOra di devi riempire per sopravvivere.
RispondiEliminaPoi imparerai ad assaporare solo le cose buone e a non vomitare